giovedì 3 ottobre 2024


INterna

12 OTTOBRE > 2 NOVEMBRE 2024

COWOJ

P.zza Ghislieri 3_ Jesi





 MARTA MANCINI





MIRCO TARSI






MORENA CHIODI






INterna
INterna come l’arte che muove dal profondo, da intima gestazione ed entra nelle stanze più segrete
INterna perché accolta in uno spazio voltato che le fa da grembo ed ha la suggestione della storia
INterna perché rimanda l’eco di tre voci e affida a ciascuna tre carte per il gioco salvifico dell’arte.
Morena Chiodi gioca con l’ affabulazione delle forme che trasmutano le une nelle altre, un gusto innato per l’ars
combinatoria, la metamorfosi che la porta ad incastonare insieme piccoli organismi osservati da focali sempre diverse. Nascono così acrobatiche nomenclature, costellazioni inaspettate, insoliti innesti, mirabilia. Un’algebra fantastica di gemme, cristalli, corolle, stami, steli, pollini, pungiglioni, ali, piume, carapaci, squame, aculei, un segno curioso e attento che fa brulicare la carta con tratti spessi e incisivi o sottili e volatili come pula. Una sensibilità per l’impercettibile, il minuscolo, il fragile che rimane attaccata alla mano capace di frugare nella memoria e ricomporre le sagome interiori delle scorribande all’aria aperta dell’infanzia.
Marta Mancini ci attrae con una nota rossa: un rosso liquefatto sciamanico e ancestrale scorre inquieto, si increspa e si ritrae, smarrendosi sull’orizzonte mediano della tela per poi ricomparire teso come filo d’Arianna sul ciglio delle due vicine, talmente sottile su una di queste che sembra spezzarsi. Alle intemperanze del rosso risponde un languido segno nero, steso senza infingimenti, che scolora nel soliloquio dei grigi in dissolvenza. L’ atmosfera è rarefatta, circonfusa da una luce pallida e opalescente ,di melanconica dolcezza, che le sovrapposte velature fanno vibrare, risvegliandone per contrasto il lucore. La tela è diventata membrana poetica che trattiene il fiato di evaporati segni, ne rimanda un suono arioso e dolente.
Le tre carte di Mirco Tarsi testimoniano una nemesi rispetto al suo lavoro precedente o meglio sono stati proprio i suoi vortici di mantra dentati, così soggetti alla disciplina di una rigorosa tecnica, col potere ipnotico della ripetitività, ad averlo condotto alla vertigine e a frantumare lo specchio dell’autoritratto da cui tutto era partito. Da rabdomante dell’arte Tarsi cerca ora nelle acque del suo immaginario alchemico non la fissità ma il riflesso vago e misterioso di nuovi segni visionari , ascensionali, liberi e perturbabili . Ecco allora emergere dalla profondità di queste acque l’albedo di una riverberante Arcinuvola assunta in cielo, l’impalpabile e vaporoso volo di Vola via che feconda d’ oro il manto azzurro dell’orizzonte, la nigredo di Pericolo dove si eclissa la collisione di una fluorescente cometa. Per Mirco Tarsi l’arte è un moltiplicarsi di epifanie, un alato desiderio che sempre sfugge ma che è suo destino inseguire.
INterna è un invito a scavare in una dimensione profonda e contemplativa, per entrare in risonanza con il nostro diapason interiore e comprendere che le opere esposte non ci offrono miraggi di senso ma quando ci toccano ci fanno abitare poeticamente il mondo.
Martina Majolatesi



domenica 25 agosto 2024


COLORARE LA STORIA


Ecco il bellissimo progetto di Alessia Silvestrelli per un'abitazione privata.
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Inserite anche due mie opere site specific
"Viola" 2023 cm 100x90
e "Viola e rosso di cadmio 2023 cm 200x160
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La pubblicazione sulla rivista Mappe °21
pag. 34>45
👇


















ALESSIA SILVESTRELLI ARCHITETTO

https://www.alessiasilvestrelli.it/progetto_residenzaprivata.php

sabato 17 agosto 2024

RED 2024 










olio su tela, cm 70x50





ANELITO 2024 


olio su tela, cm 25x25






 


OBLIO 2024 | AURORE 2022





olio su tela, cm 30x30


olio su tela, cm 60x50





















ph Francesca Tilio

venerdì 5 aprile 2024

Passionen: Das DOZ und Sublime Eyewear Lifestyle Shooting 2024

Shooting “Passioni” per la rivista
SUBLIME eyewear

SCATTI FOTOGRAFICI
Eyewear & Lifestyle Shooting “Passioni”
DI ANGELA MROSITZKI , 27 MARZO 2024
Le loro passioni dicono molto sulle loro gioie nella vita. Sono di casa nel teatro, nella letteratura, nella danza, nella musica, nella pittura, nell'architettura d'interni, nel design. Il Sublime Eyewear Lifestyle Shooting ritrae persone per le quali lavoro e vita privata, vita quotidiana e attività preferita formano una simbiosi ideale. Ciò vale anche per la scelta degli occhiali nell'interazione tra estetica e funzione.
"Non è mai stato creato nulla di grande senza entusiasmo"
-Ralph Waldo Emerson

Fotografa: Francesca Tilio
Direzione artistica, foto backstage + video: Angela Mrositzki
Luogo foto: Jesi (Marche, Italia)



backstage dello shooting
"Passioni"
The DOZ e Sublime Eyewear Lifestyle Shooting 2024











mercoledì 15 novembre 2023

 

MARTA MANCINI | light 














7 ottobre | 12 novembre 2023

palazzo santoni JESI

testo di MARTINA MAJOLATESI



 olio su tela cm 60x50






olio su tela cm 100x80







olio su tela cm 150x120





  olio su tela cm 150x120




olio su tela cm 100x80






















olio su tela cm 40x60 (dittico)





olio su tela cm 20x20





olio su tela cm 20x20








olio su tela cm 25x60 







olio su tela cm 25x20









Il titolo che Marta Mancini sceglie per questa serie di lavori trattiene

nel termine inglese la sua duplice natura di sostantivo “luce” e di

aggettivo “leggero”.

Dopo i giorni dell’abbandono le finestre del suo studio si aprono e fanno

entrare aria-luce che risveglia all’opera il grembiule verde appeso,

le tele rivoltate sui telai, i pennelli, le spatole, i tubetti di colore;

testimone silente l’esile chiavarina.

La luce di Marta è la luce morbida dell’alba, rarefatta, lenta e attenta

a ogni passaggio cromatico, a ogni più lieve sfumatura. E’ la luce della

tela bianca che attende l’ombra del segno per iniziare a respirare:

ecco allora verdi brumosi e umidi, pallidi rosa bisbigliati, leggeri

grigi ardesia assecondare orizzontalmente la tela sino al segreto del

bianco.  

A volte il pennello lascia una riga retta, netta, precisa come il filo

teso della ragione, un contrappunto geometrico, una postilla d’ordine che

acquieta lo sciamare del colore. A volte il segno di-vaga randagio,

libero di sbagliare, a volte resta l’eco, l’impronta della pennellata

abrasa, perché la tela è anche sudario che accoglie ciò che

è sottratto, lo scarto, il rimosso e lo riscatta, lo fa ascendere

alla luce, perché la luce di Marta è una luce setacciata dal buio, si

nutre di desiderio e di mancanza, la luce del respiro, la luce del rito,

 

la luce del re-incanto.

MARTINA MAJOLATESI 







video MARTA MANCINI
ph FRANCESCA TILIO
musica ALEXANDRE MANUEL