Exsistentia
Collettiva di:
Linda
Aquaro, Noemi Cammareri, Francesca Candito, Giovanni Di Rosa, Manuel
Gallo, Fabio Giocondo, Luigna Luzii, Teresa Luzii, Marta Mancini, Mattia
Mancosu, Mirjana Milenkoska, Lidia Pezzimenti, Alessandra Rovelli,
Norberto Spina
a cura di Simona Pandolfi
call “Pitturantena” e selezione degli artisti a cura di Francesco Campese
Spazio Urano, via Sampiero di Bastelica 12 – Roma
La mostra aderisce a RAW – Rome Art Week 2020
I
lavori esposti nella collettiva “Exsistentia” sono stati selezionati
dal pittore Francesco Campese, titolare di Spazio Urano, all’interno
della call “Pitturantena”.
Le opere in mostra, seppur con differenti
linguaggi, indagano il manifestarsi e il fluire dell’esistenza nel suo
divenire; “esistenza” intesa come presenza, essenza e arco vitale in
collegamento con il contesto circostante. Lo stesso termine, dal latino
“ēx + sistentia” (stare da), ci rimanda al significato dell’essere da un
altro, esterno da sé, che per Platone indicava la dipendenza del mondo
sensibile dal mondo delle idee, per Giambattista Vico era correlato al
concetto di storia e per Kierkegaard era la possibilità dell’uomo di
stare nel mondo confrontandosi sia con esso che con l’entità
trascendentale.
Dal passato fino ai giorni nostri, sono infinite le
possibili declinazioni del termine esistenza; “esistenze”, appunto, che
attraverso lo sguardo degli artisti possono viaggiare sul doppio binario
del mondo visibile e invisibile.
I paesaggi mentali di Alessandra
Rovelli, Marta Mancini e Noemi Cammareri, al limite tra figurazione e
astrazione, tracciano percorsi esistenziali, carichi di emotività,
attraverso sfumature e stratificazioni di colori. In Mattia Mancuso il
paesaggio è pervaso dalla dimensione onirica e dalla sua luce accecante,
mentre nelle opere di Norberto Spina si scoprono piccoli frammenti di
realtà, che rimandano all’esperienza, ai ricordi e ai tasselli della
storia.
Una maggiore attenzione agli stati d’animo si riscontra nei
ritratti malinconici e vaporosi di Lidia Pezzimenti, nei volti-maschera
di Francesca Candido e nelle geometrie pure dei visi dipinti da Linda
Aquaro.
Il tema dell’esistenza e delle sue variabili si ritrova anche
nei ritratti iconici di Fabio Giocondo e di Manuel Gallo; entrambi si
concentrano sui dettagli degli occhi e recuperano la tradizione
pittorica del Seicento. Anche Giovanni Di Rosa guarda all’arte del
passato; l’uso della luce e del colore rievoca le pennellate corpose
della pittura napoletana di metà Ottocento, come anche il suo interesse
per le tematiche sociali.
Nei lavori di Luigna Luzii e Teresa Luzii
predominano i colori acidi e brillanti, che enfatizzano il dramma
personale dei personaggi raffigurati, di cui occultano i volti. La
dimensione onirica e surreale dei lavori di Mirjana Milenkoska ci
rivelano tracce di esistenza e la sua precarietà.


Rome Art Week
Rome Art Week 2020
Spazio Urano
27_10_2020


"colline" 2020, olio su tela, cm 40x30
Una
linea fluida e morbida
accarezza
il bianco candido della tela
diventa
crinale
di
velatura in velatura
si fa
profilo
di
colline e orizzonti.
Articolo di Eleonora Dottori su QdM notizie