domenica 20 dicembre 2015

NATALE 2015 
ambientazioni CONTEMPORANEO senigallia





vetrina NERO/BIANCO






incline sospeso 2015
olio su tela
cm 180x160








vetrina ROSSO/BIANCO








senza titolo 2014
olio su tela
cm 75x75






domenica 25 ottobre 2015



IL CANTIERE ARTISTICO 

"DIALOGO"




24 - 25 - 31 ottobre e 1 novembre 

San Mauro Pascoli















dialogo sospeso 2015
installazione (opere su carta, leggii, lampadine)


Dialogo
dal greco “dià” che significa “attraverso”
e “logos” cioè “discorso”.

“Colloquio, comunicazione costante
tra persone o tra gruppi che favorisce
la comprensione reciproca e permette
di eliminare e ridurre i conflitti”.

Otto opere su carta sorrette da leggii
disposte in cerchio
senza fine né inizio.
Perpetuarsi ciclico, mutevole
di un eterno infinito.

Un dialogo senza parole:
di segni, sguardi, pensieri, idee, sentimenti e sensazioni.
Il repertorio di colori: al limite del monocromo.
L’opera calata in una dimensione che sospende il senso del tempo
inesauribile raccordo tra il non c’è più e il ci sarà.









sospeso 2015
2 tele ad olio
cm 180x160

L’opera è calata in una dimensione che annulla il senso temporale
dove l’uno è il tutto, origine e fine, univoco e molteplice.
La superficie dipinta a mano porta con sé il peso della visione nel tempo, della contemplazione attraverso la storia, del perdurare nella memoria.
Registrazione fisica di un moto poetico, in una pittura che si manifesta nella presenza e al tempo stesso nella perdita.












mercoledì 21 ottobre 2015

"Di due" 
a casa di due...persone molto speciali!






"Di due" 2008
olio su tela
cm 100x80 (dittico)

mercoledì 30 settembre 2015

incline sospeso 2015








Incline Sospeso 2015 
olio su tela cm 120x120 
Fronte: olio su tela montata su telaio in legno spessore cm 6 sospesa in aria con fili metallici 
Retro: rete metallica









L’opera è calata in una dimensione che annulla il senso temporale dove l’uno è il tutto, origine e fine, univoco e molteplice; inesauribile raccordo tra il il non c’è più e il ci sarà. 
La superficie dipinta a mano porta con sé il peso della visione nel tempo, della contemplazione attraverso la storia, del perdurare nella memoria. 
Registrazione fisica di un moto poetico, in una pittura che si manifesta nella presenza e al tempo stesso nella perdita. 
Il retro si fa testimone di un inizio, il fronte di un divenire mutevole.

domenica 27 settembre 2015




SPHINX

2015

The hidden 

Thebes  

f e s t i v a l 



“UNA CITTÀ FERTILE: OVVERO IL QUESITO DELLA SFINGE”

Visual Art – Films – Video-documentary
a cura di Dores & Maria Rosaria Sacquegna

per 
SPHINX THEBES FESTIVAL|GRECIA


04 OTTOBRE - 04 NOVEMBRE 2015

Opening 4 Ottobre 2015 ore 19:00









Nel mondo greco la Sfinge era rappresentata come una figura enigmatica e misteriosa dal corpo di leone alato e con la testa di donna. Rappresentava il simbolo dell’Interrogativo in quanto poneva enigmi insolubili agli uomini privi di aiuto divino. Ne fecero le spese gli incauti che osarono sfidarla, finché Edipo di fronte al dilemma ne svela l’enigma mortale, ricollegandosi alla triplicità delle età dell’uomo e alla sua posizione nello spazio, nel tempo, e nella storia, quindi, alle tre età dell’evoluzione dell’umanità.

La mitologica Sfinge che è l’emblema di questo Festival a Tebe, racchiude il polo della conoscenza del futuro, delle informazioni criptiche sull’esistenza, ma è anche l’archetipo della comunicazione enigmatica, che l’Edipo contemporaneo (o la società moderna) tenta di svelare attraverso indagini e soluzioni per la città del futuro. E in questo contesto, su questa triplicità evolutiva - tra passato, presente, futuro - l’enigma della Sfinge gioca un ruolo significativo sia sotto il punto di vista esistenziale che ambientale e identitario. Il progetto dal titolo “Una città fertile: ovvero il quesito della Sfinge” è suddiviso in tre distinte sessioni di cui: GREEK WAVES; LANDGRAPHIE; CRYPTOGRAPHIE.

GREEK WAVES è una rassegna di opere cinematografiche realizzate in Grecia da registi greci. Il filo conduttore che unisce queste presenze in mostra è il MITO, quella forza culturale e sociologica che si è manifestata senza precedenti in Grecia considerata la culla del mondo. In mostra i seguenti registi: Theo Angeloupolos, Stathis Athanasiou, Anastasia Christoforidou, Ifigenia Dimitriou, Dimitris Kollatos, Nikos Kornilios, Panayotis Kravvaris, Maria Lafi, Thanasis Neofotistos, Eirini Steirou & Eliza Alexandropoulou, Thanasis Tsimpinis, George Tsirogiannis.

La sessione LANDGRAPHIE presenta video-documentari di alcuni tra i maggiori artisti internazionali della LAND ART che operano con grandi installazioni, azioni e performance temporanee nel paesaggio di cui: Grimanesa Amoros (Usa), Ulrike Arnold (Germania), Richard Ashrowan (Scozia), Gilles Bruni (Francia), Christo & Jeanne-Claude (Usa), Andrea Juan (argentina), Pam Longobardi (Usa).

La sessione CRYPTOGRAPHIE è composta da opere di visual art ( pittura, fotografia, video-installazione, digital art, collage, installazione sonora e live performance) e indaga i paesaggi ibridi dell’era tecnologica tra mito, identità e utopia con i seguenti artisti italiani: Pina Della Rossa, Gino Fossali, Maria Luisa Imperiali, Giovanni Lamorgese, Massimiliano Manieri, 

Marta Mancini, Vito Sardano, Antonella Zito e Dores Sacquegna (nella veste anche di curatore) e gli stranieri Xavi De Juan-Creix (Spagna), Cor Fafiani (Olanda), Marthe Keller (Usa).

Per l’evento, la città di THEBES, diventerà un grande HUB di proposte artistico-culturali di grande impatto internazionale. Il Festival ha il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Istruzione e dello Spettacolo di Atene, dell’Accademia di Belle Arti di Atene, delle Università , del Museo Nazionale di Thebes e organizzazione-management di Unesco Artists Constantine Angelou e Polyxene Kasda ed altri importanti partnership. Info: http://www.sphinx2015.com/







"STRUTTURA 0814"
2014 olio su tela cm 100x100
opera selezionata per SPHINX THEBES FESTIVAL|GRECIA

lunedì 9 marzo 2015

ambientazioni
contemporaneo senigallia 2012






 struttura 4 2012, olio su tela cm 100x100
la rete 01_12  2012 olio su tela cm 75x75




attese 2009 tecnica mista su legno e ferro cm 50x50




ascolto 2004 olio su tela cm 150x150








 struttura 8 2012, olio su tela cm 160x160 



lunedì 16 febbraio 2015

A casa di......

le mie "Attese" 2009 e "Orizzonte" 2002
in una delle case più belle del centro storico di Jesi















mercoledì 21 gennaio 2015


Any Given Post-it





Il 31 gennaio inaugura Any Given Post-it, prima mostra collettiva ospitata negli spazi della White Noise Gallery. Il progetto è basato sul modello di quanto proposto a Los Angeles dalla Giant Robot, sulla falsariga delle mostre su Moleskine prodotte dalla Spoke-art di San Francisco. Any Given Post-it non è solo una collettiva, ma un esperimento sull’identità che ha coinvolto sessantasei artisti italiani ed internazionali. Hanno aderito al progetto street artists, pittori, fumettisti, illustratori, fotografi, scultori e perfino un performer, invitati a creare un’opera partendo da una stessa base, scelta ironicamente tra quelle più lontane dal concetto di fine-art: il post-it. Il foglietto giallo idealmente rappresenta l’idea schizzata e appuntata nella sua forma più sintetica, l’origine di un pensiero complesso e del processo creativo; a tutti gli artisti è stato quindi chiesto di utilizzare il post-it in modo il più possibile personale, non come semplice supporto ma come elemento da plasmare, adattare ed integrare alla personale cifra artistica, andando oltre il proprio territorio di sicurezza. Gli artisti hanno accolto la sfida creandone sculture, li hanno dipinti, stravolti ed inseriti nelle opere in modi incredibilmente inaspettati.
Si parla di identità, quindi, che si esprime con la stessa forza a prescindere dalle condizioni di partenza, dove i due requisiti, ovvero un limite di mensionale (ogni opera massimo 35x35cm) e l’utilizzo di uno o infiniti post it, si trasformano in linguaggio comune capace di raccontare 66 storie completamente differenti, visibili dal 31 gennaio al 28 febbraio.
Ecco gli artisti in mostra: Daniele Aimasso, Francesco Amorosino, Rafael Araujo, Bafefit, Roberta Banino, Cristiano Baricelli, Angelo Barile, Blu and Joy, Stefano Bolcato, Alessio Bolognesi, Alessandro Calizza, Danilo Cannone, Barbara Capponi, Cristiano Carotti, Antonella Caraceni, Antonella Casazza, Alessandro Cidda, Bruno Cerasi, Valentina Colella, Leonardo Crudi, Annabella Cuomo, Sabrina H Dan,  Martina D’Anastasio, Pasquale De Sensi, Massimo Desiato, Gerlanda Di Francia, Luca Di Luzio, Marco Ercoli, Silvia Faieta, Max Ferrigno, Galo, Stefano Gentile, Roberto Gentili, Valentina Griner, Michele Guidarini, Hellbones, Mr.Klevra, Diego Koi, Giovanna Lacedra, Last22, Beniamino Leone, Marta Mancini, Simone Masetto Maghe, Francesca Mariani, Francesco Melone, Mariacarmela Milano, Luisa Montalto, Rocco Mortellitti, Omino71, Alessio Paiano, Pax Paloscia, Silvia Pavarini, Valeria Perversi, Ettore Pinelli, Marco Rea, Javier Rubin Grassa, Vincenzo Russo, Francesco Sgarlata, Gabriele Stabile, Stefano Tedeschi, Fabio Valerio Tibollo, Togaci, Giulio Vesprini, Giovanni Viola, Xel, Pietro Zucca.


Sessantasei artisti. Più di duemila post it. 

Dal 31 gennaio al 28 febbraio
White Noise gallery, via dei Marsi 20/22 Roma
Info: www.whitenoisegallery.it
https://www.facebook.com/events/591271634340130/
https://www.facebook.com/pages/White-Noise-Gallery/219223581586311?fref=nf

opening:
Sabato 31 gennaio alle ore 18.30







 il mio progetto


la tela bianca


 work in progress







“Bianco e Post” 2014
olio su tela e post-it

cm 25x25x6








Bianco e Post


L’idea è stata quella di inserire in una classica opera ad olio un elemento nuovo, intruso e stimolante come il post-it.


Il colore ad olio è caldo, morbido, avvolgente.

La tela fredda, liscia, piegata con precisione minimalista. 
Tutto è bianco: deve esserlo.
Poi il fucsia.
Il Post tagliato e immerso nel flatting si fa pennellata rigorosa, si inserisce nel magma candido, instaura una convivenza che è contrasto e complicità.
Solo Bianco e Post null’altro.

Marta Mancini








 La mostra